Booking R.I.P. : false speranze se non si cambia modo di agire
18 Aprile 2020Siamo in un periodo nel quale bisogna per forza di cose fare dei cambiamenti sostanziali nel modo di pensare ed agire: nasce l’esigenza di re-inventarsi.
Pensate che rivoluzione nel modo delle OTA (portali di prenotazione on-line tipo Booking): Feedback della clientela completamente scaduti!
Milioni e milioni di recensioni totalmente AZZERATE!
Oggi queste certezze vanno a cadere perché come prima necessità vi sarà la SICUREZZA.
Poche saranno le strutture ricettive che apriranno per la stagione, ma quelle che lo faranno dovranno consentire ai propri futuri ospiti di farsi conoscere e di comprendere COME ognuno degli ospiti venga tutelato al meglio durante il soggiorno, che sia per lavoro o semplicemente per svago e divertimento.
Lo si osserva già in Cina: professionisti e famiglie stanno tornando via via ad una vita, non proprio come la conoscevamo mesi fa, ma non rinunciano alla propria libertà e al proprio lavoro.
Addirittura si osserva il fenomeno del “revenge spending”: una sorta di riscatto alla privazione forzata che induce le persone a spendere più di prima, più consapevoli che la vita può cambiare da un momento all’altro, proprio come già accaduto.
Tornando più approfonditamente all’alberghiero, ho notato una sorta di soddisfazione da parte di molti nell’osservare la sofferenza di Booking.com che sembrerebbe ora navigare in brutte acque: comprensibile fenomeno ma decisamente stupido comportamento!
1- Perché Booking sino a ieri ha dato da mangiare a molti incapaci e non del mondo alberghiero
2- Perché Booking cambierà stile senza grossi problemi e tornerà più potente di prima
3- Perché Booking sarà salvata dal Governo Olandese: fa una fetta importante di PIL nazionale, secondo voi la lasceranno morire? (fossimo in Italia, probabile).
Come dimostrerà Booking a breve, chi sarà in grado di cambiare avrà un grande vantaggio da questa crisi.
Un cambiamento sostanziale è quello di far pace con i propri possibili futuri clienti e la strategia più adatta è sicuramente quella di conoscerli e che questi conoscano le strutture ricettive a loro volta.
Come si fa?
Con lo strumento più stupido che ci sia, ma che tutti considerano come una vetrina e pochi come un mezzo di revenue: FACEBOOK.
Esiste infatti un gruppo Facebook che fa proprio questo, ma che non agisce come conosciamo tutti i soliti gruppi disordinati e confusionari.
Tutto è creato con estremo ordine e l’obiettivo è quello di “riavvicinare il turista alla figura dell’albergatore”: nessun costo e nessunissima commissione ma un netto cambio di mentalità nell’agire al suo interno è sicuramente necessario.
CAMBIAMENTO!
Chi sarà in grado di cambiare, otterrà grandi e buoni risultati; chi non sarà in grado, sarà destinato all’estinzione o ad aspettare che il grande colosso delle prenotazioni On-line riacquisisca il vecchio splendore.
Ora la domanda è: ma perchè chi ama viaggiare o comunque ha bisogno di soggiornare per lavoro dovrebbe far parte di un gruppo Facebook e scegliere da esso la struttura dove soggiornare?
Le motivazioni sono delle più disparate, ma fondamentalmente sono racchiuse in 3:
1- La FIDUCIA verso chi si conosce, anche che esso sia in versione on-line
2- La CERTEZZA di ottenere un prezzo di favore sapendo che non vi sono commissioni
3- L’INTRATTENIMENTO: all’interno del gruppo vengono lanciati spesso giochi a premi e possibilità di weekend gratuiti come incentivo.
Circa 2000 membri, nel corso degli ultimi 2 mesi tra albergatori e turisti hanno scelto di farne parte e aggiungersi non costa nulla, se non la possibilità di COSTRUIRE un futuro più sereno e di convivialità tra proprietari di strutture alberghiere e turisti.
L’alternativa sarebbe quella di farlo dalla propria pagina Facebook della struttura con gli attuali collegamenti (clienti), ma si sa: l’unione fa la forza e se ti vuoi unire al gruppo per accedere e aggiungerti basta cliccare qui.
Ivan Peretti
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