Entropia del mondo alberghiero

5 Marzo 2019 0 Di Ivan Peretti
Entropia del mondo alberghiero

Se dovessi iniziare a spiegarti i principi che regolano il nostro universo e le leggi della termodinamica, impiegherei ore e probabilmente non sarei nemmeno in grado di dare spiegazioni sufficientemente chiare, do per scontato che tu le conosca per sommi capi.

Ho voluto chiamare questo articolo “entropia del mondo alberghiero” perché mi rendo conto che nel corso degli anni, come successo al nostro universo con il Big Bang, ad oggi, c’è molta confusione e disordine nel modo dell’ospitalità.

Come ben saprai quando l’universo non esisteva ancora, l’entropia (impropriamente disordine) era pari allo zero.

Entropia pari allo zero

Immagina la tua valigia prima di partire per le vacanze, tutta bella perfetta ed ordinata.

Aumento dell’entropia

Immagina ora la tua valigia il giorno della partenza, quando ti troverai a riordinarla.

Questo è quello che è successo all’universo da entropia zero = valigia ordinata a valigia disordinata = aumento entropico.

Ed ecco che tutto il mondo cerca di contrastare l’entropia, ordinando il più possibile le proprie cose ma con estrema fatica; fatica che se guardiamo al mondo dell’ospitalità nessuno intende più fare, affidandosi a chi le cose te le sistema ma ovviamente (e giustamente) a caro prezzo.

Entrando in una struttura alberghiera troverai apparentemente tutto in ordine, ma devi sapere che questa è una proiezione bella e buona del tuo subconscio, una sorta di Matrix. Dietro al desk e nelle famiglie che gestiscono la stessa, c’è in realtà un disordine pazzesco.

Proiezione positiva che si rifà a molti fattori, qui ne vediamo due, riguardanti le tue aspettative di soggiorno:

1- Il prezzo da te speso, meno spendo meglio mi proietto!
2- Alla fatica sostenuta di tutto il personale che lavoro per abbassare il livello entropico dell’ambiente (struttura turistica).

Un piccolo universo davvero complesso, nel quale l’ospite spesso crea disordine e il personale riordina tutto nel più breve tempo possibile.

Molto curioso vedere la tua vacanza sotto questo aspetto scientifico vero?

In effetti le cose stanno proprio così e tornare indietro è impossibile, sarebbe come ricomprimere l’universo in un unico ammasso ordinato, la fisica non lo permette e il tempo viaggia sempre verso il disordine, che visto in termini apocalittici, conduce alla fine di ogni cosa, come succede al tuo stesso soggiorno.

Possiamo contrastare, per quanto umanamente possibile, l’entropia, il nostro corpo lo fa da sempre, ad esempio: una piccola ferita guarisce da sola, un piccolo e lieve danno si ripara.

In campo turistico dovremmo invece tenere in considerazione quei danni che siamo tentati di fare, non tanto per il nostro volere ma quanto per legge fisica, per contrastare l’entropia che all’uomo non piace.

L’intelligenza di cui siamo stati dotati è alla base di tutto, lo studio aiuta, dar seguito a sperimentazioni nuove potrebbe essere la soluzione palliativa a molte problematiche.

Visto il tutto da un punto di vista dell’ospite, dare una piccola riordinata alla stanza prima di andarsene la mattina, essere gentili e comprensivi ed evitare discussioni inutili che a casa propria non si instaurerebbero mai è già un buon punto di partenza.

Lato albergatore, che lotta molto di più contro l’entropia, sarebbe sufficiente adottare alcune regole basilari non comuni a tutti, come ad esempio lasciare che la tecnologia ottimizzi il lavoro senza però modificare o alterare il proprio reddito, in questo caso parleremo di investimenti tecnologici e non di commissioni sulle vendite.

Ogni qual volta date la vostra struttura in mano a chi ve la gestisce come se fosse propria, aumenterete il livello entropico sino a quando sarà impossibile tornare ai livelli originali, troppa fatica!

“Ci vuole meno energia a togliere un oggetto dal proprio posto che a rimettercelo.”

Teoria di Macpherson sull’entropia