Hotel Ideal Ischia i turisti arrivano anche dal Giappone!
17 Maggio 2019Immaginate un’isola, e dentro l’isola un borgo, l’unico che conserva in perfetto stato il suo centro storico tra vicoli, chiese e monumenti, Forio (deriverebbe, secondo alcuni, da fiorio, perché fiorì dopo una distruzione). Immaginate le terme con i suoi effetti benefici e curativi, immaginate un oasi di pace che diventa un tempio del relax del corpo e della mente, con lo yoga, in mezzo a giardini ecologicamente intatti.
In questo meraviglioso contesto chi si prende cura dei propri ospiti mirando alla qualità del servizio offerto, è l’hotel Ideal con la signora Paola Monte nonché presidente dei giovani albergatori di Ischia, che si è gentilmente offerta di rispondere a qualche mia domanda, eccola:
K: Vorrei iniziare chiedendole chi è Paola Monte, so che ha al suo attivo diverse iniziative di volontariato, e si è distinta in passato per ciò, nel triste episodio del terremoto.
P: Io gestisco insieme a mia mamma questa struttura che è l’hotel Ideal, molto grande abbiamo 26 camere e un giardino di 4000 metri come spazio esterno e poi sono presidente dei giovani albergatori e faccio parte del consiglio nazionale Federalberghi, il 22 agosto 2018 uno dei comuni colpito dal terremoto è stato Casamicciola, sono una di quelle cose che quando le vedi in TV pensi che non ti potrebbero mai accadere, la risonanza mediatica è stata maggiore degli effettivi danni subiti, ma comunque ci sono stati, e di conseguenza ci sono state persone che hanno perso la casa. Noi come Federalberghi ed io in prima persona insieme alla protezione civile, ci siamo occupati della sistemazione degli sfollati, prima in tanti poi sempre meno. Io vivo in una zona di Ischia, Forio, dove il terremoto si è sentito pochissimo, però in ogni caso avendo un’attività che gestisco in prima persona con mia madre e vivendo sull’isola ti rendi conto che bisognava attivarsi e così abbiamo fatto gestendo la crisi post terremoto, sono già passati 2 anni, alcune persone sono rientrate, altre aspettano la mappatura per la ricostruzione, naturalmente se uno non lo vive non può rendersi conto.
K: Qual è stato il suo primo successo lavorativo?
P: Sicuramente la gestione dell’albergo perché ho dovuto prenderne improvvisamente la gestione insieme a mia mamma dopo la morte di mio papà, avevo solo 19 anni e questo è stato il mio primo successo perché mandavo avanti l’albergo mentre studiavo e i risultati positivi raggiunti nei primi anni per me erano un successo personale perché mia madre se ne occupava solo marginalmente, era mio padre che mandava avanti l’albergo e poi anche la soddisfazione di essere nominata migliore albergatrice dell’anno, in un momento difficile come quello del terremoto, quindi da una situazione brutta è stato bello aver riconosciuto il mio impegno e la gratitudine degli altri.
K:Cosa la soddisfa di più del suo lavoro?
P: Adoro il mio lavoro e adoro il contatto con le persone e l’accoglienza, dare ospitalità è una delle cose che mi piace di più in assoluto, sono stata fortunata perché ho ereditato l’albergo e non me lo sono sudata, però quando fai un lavoro che ti piace e lo fai con passione si vede nei risultati che ottieni, nell’energia, nella passione che metti e dalla luce che hai negli occhi che gli ospiti percepiscono, quando arrivano si meravigliano della realtà di quello che hanno letto nelle recensioni e rimangono piacevolmente sorpresi.
K: Ischia è una delle 10 isole più belle d’Europa con turismo tutto l’anno, è così veramente?
P: Io viaggio tantissimo e conosco e apprezzo le bellezze che incontro, ma non cambierei Ischia per nessun altro posto al mondo dove vivere, perché Ischia non ha soltanto il mare, che tra l’altro uno dei più belli, le terme, ha delle bellezze naturali, il trekking… Qui si unisce il mare alla natura e alle terme come in pochi posti al mondo, il turista ha diverse opzioni non ha solo il mare, ha i percorsi naturalistici, il parco termale più grande d’Europa, i giardini botanici più belli al mondo, ed è per questo che il turismo può essere vissuto anche in inverno ma le strutture aperte tutto l’anno sono poche. Noi siamo aperti sei mesi e abbiamo una presenza turistica ad un livello altissimo, supera il 90%.
K: Come è il rapporto con la concorrenza?
P: La nostra è una struttura particolare, molto grande con il giardino, abbiamo una qualità nei servizi abbastanza alta nonostante sia un albergo “accogliente” e non di lusso, abbiamo un target di clientela fidelizzata che viene a trovarci ogni anno, certo la concorrenza c’è, i prezzi che facciamo noi sono più alti rispetto agli altri, però per assurdo lavora di più chi fa il prezzo più alto perché la qualità dei servizi viene sempre premiata. Noi abbiamo il nostro orto e cerchiamo di avere tutti i prodotti a km 0, le camere sono state ristrutturate, così come l’intero albergo 3 anni fa. seguiamo e consigliamo l’ospite su quello che c’è da vedere, come e quando, questo fa sì che il cliente faccia un buon passaparola e si fidelizzi.
K: Quali sono oggi le difficoltà che incontrano gli hotel e quali dipendono dall’esterno?
P: Le strutture alberghiere dovrebbero avere maggiore collaborazione da parte dell’amministrazione mirando ad una valorizzazione del territorio, ad esempio, il cliente ha tutto quello che cerca, l’albergo è perfetto, ha la tranquillità ecc. poi esce fuori e dovrebbe trovare la continuità nell’ambiente che lo circonda e invece il marciapiede è pieno di erbacce, il percorso trekking non è pulito, i bus che non passano in orario… io sono dell’opinione che dovremmo utilizzare la tassa di soggiorno che gli albergatori versano per migliorare i servizi per i turisti stessi, cosa che le amministrazioni non sempre fanno e di conseguenza il territorio che ci circonda non è curato come dovrebbe essere in un posto turistico, ecco queste sono le maggiori difficoltà, purtroppo questo succede più al sud, anche se il sud ha più bellezze da valorizzare del nord, il nord ha più cura del territorio.
K: Ultimamente sembra che ci sia una guerra tra le OTA e gli albergatori, qual è il suo pensiero?
P: Con le OTA c’è una guerra per le case in affitto e per le commissioni alte, il 18% è veramente tanto, è questo il vero problema, noi cerchiamo di disintermediare anche come Federalberghi stiamo cercando di fare una politica di disintermediazione applicando il libero mercato (non c’è più la parity rate) cioè non abbiamo più l’onere di fare le stesse tariffe, abbiamo la possibilità di dare dei privilegi alle prenotazioni dirette attraverso un prezzo più basso, lo slogan della Federalberghi che sta pubblicizzando a livello nazionale dice appunto prenota direttamente e risparmia. Io comunque, sono dell’idea che booking, ad esempio come altri portali, danno una visibilità alla struttura e al territorio come nessun’altra agenzia, si pensi a quanto mi costerebbe se dovessi investire in Giappone, invece a me arrivano turisti anche da lì che altrimenti non sarebbero mai approdati a me se non tramite booking. Io lavoro più sul privato e cerco di utilizzare questi canali in modo intelligente, nel senso che cerco di avere una visibilità attraverso le recensioni positive superiori a 9 che magari mi da la possibilità di farmi trovare dall’utente su booking e poi oltre la metà mi contattano privatamente e questo mi permette di bypassare le OTA.
K: Quindi, disintermediare si può?
P: Io penso che sulle OTA ci sono i pro e i contro, la disintermediazione sta anche nella bravura dell’holel di vendersi direttamente, perché alcune volte capitano delle cose assurde quando devi prenotare un albergo, chiami direttamente e ti fanno un prezzo più alto rispetto a quello che hanno su booking, questa è la poca intelligenza dell’albergo.
K: Come si promuove un hotel?
P: Innanzi tutto l’hotel si auto promuove a costo 0 attraverso l’esperienza riportata dagli ospiti, quando tornano a casa, in ufficio, tra gli amici, sui social, pubblicizzano la loro esperienza emozionale, ecco perché trattare bene l’ospite è la prima regola, la loro vacanza non deve essere solo turismo, ma deve sopratutto lasciargli un bagaglio a livello emozionale per come è stato trattato, per cosa e come ha mangiato ecc…tra l’altro oggi va per la maggiore la promozione sui social perché ha carattere di immediatezza, si posta una foto e quella foto da una visibilità all’albergo immediata. Poi io chiedo sempre all’ospite il percorso che ha fatto per arrivare a noi e preferirci, tutto questo fa sì che l’ospite lasci delle recensioni ottime.
K: Se dovesse paragonare il suo hotel ad una stagione, quale stagione sarebbe e perché.
P: Senza dubbio la primavera, perché avendo un giardino ricco di fiori e di piante e quindi di diversità di colori, rappresenta al meglio la stagione della primavera, sia perché in primavera sbocciano le rose e sia perché apriamo l’hotel e accogliamo i turisti con un sorriso che sa di primavera perché è mite come il clima, accogliente, tranquillo e senza rumori a parte il cinguettio degli uccellini come il nostro giardino in fiore.
Ringrazio la signora Paola per la sua disponibilità e cortesia.
Ketty Zambuto.
Devi accedere per postare un commento.