Il Turismo Responsabile : gli attori del cambiamento.

Il viaggio è una delle esperienze più belle per una persona. Quando emozioni e ricordi diventano dei veri regali souvenirs che ti porti a casa, allora possiamo affermare che l’esperienza si è davvero unita a qualcosa che resta nel tempo.

Esiste un modo di viaggiare “diverso” che permette di visitare i paesi di riferimento con un minor impatto ambientale e soprattutto con un maggior rispetto delle popolazioni locali : I viaggi di Turismo Sostenibile.

Il Turismo Sostenibile o Responsabile che unisce le anime sociali per conoscere nuovi mondi, è un progetto in costante sviluppo equo delle comunità locali, basato su quattro principi fondamentali:

1. ETICITÀ di ogni percorso e progetto.
2. SOSTENIBILITÀ ambientale, culturale, identitaria.
3. RISPETTO dei luoghi, della natura e soprattutto delle persone.
4. RESPONSABILITÀ di chi viaggia, di chi accoglie o fa viaggiare.
Regole che ogni viaggiatore dovrebbe seguire.

Esplorare culture diverse, rivivere tradizioni antiche, forse un po’ dimenticate. Quest’altro volto del turismo che guarda più che mai a valori oramai quasi dimenticati nel tempo in un mondo sempre più dominato da frontiere, anche di paura.

“L’aspetto che predomina di più è la sicurezza che ha sempre governato la scelta di una destinazione ancora prima dell’attrattività e del prezzo” commenta Maurizio Davolio, presidente di Aitr-Associazione Italiana Turismo Responsabile .

IL VIAGGIO E L’INCONTRO.

Parliamo di esperienze alternative che creano profondi legami tra industrie del turismo, comunità locali , viaggiatori e ambienti al fine di migliorarne sempre più le condizioni di vita e di lavoro coinvolgendo chi ci ospita nel far si che migliorano anche loro l’impatto con il viaggiatore che oggi più che mai non fa altro che disegnare e desiderare un’esperienza di viaggio che lo calza a pennello.

Siamo macchiati di terrorismo, oggi di pandemia globale eppure la paura c’è ancora «ma il settore del turismo responsabile non ha conosciuto grandi piegamenti, perché i nostri viaggiatori si informano, maturano una certa resilienza rispetto ai fenomeni globali, si sentono attori del cambiamento».

Viaggiare è da sempre sinonimo di curiosità, del desiderio di vedere, di conoscere, di capire, quindi sarebbe bene oggi più che mai, al risveglio da questa pandemia globale che ci ha disordinato e stravolto le abitudini di sempre, prestare attenzione a questo “vecchio” e anche un po’ dimenticato modo di approcciarsi al viaggio che spinge le persone ad effettuare le proprie scelte abbracciandone i valori della sobrietà e del rispetto del contesto ambientale, sociale, economico e culturale.

Simona Russo

Se vuoi partecipare alle discussioni su questo tema e altro ti invito ad entrare nel gruppo Facebook di TouristApp.