Mondo Hotel, consapevolezza o irresponsabilità sull’uso della tecnologia?

Nel mondo alberghiero oggi, un buon 80% delle strutture turistiche in ambito nazionale non hanno minimamente idea degli strumenti tecnologici che possano migliorare lo standard qualitativo aziendale di dipendenti, gestori ed ospiti.

Mi occupo di marketing e comunicazione per TeraWiFi®, una azienda che realizza impianti hotspot wifi 4.0 per strutture ricettive in Italia.

Ne contiamo circa 400 che utilizzano il nostro sistema da oltre 10 anni e la domanda che ci siamo sempre posti è stata:” dovremmo far felice l’ospite della struttura alberghiera oppure il proprietario?”.

Soddisfare la prima categoria, apparentemente è semplice: basta fornire un collegamento con accesso rapido, veloce e con zero fronzoli, fatto!
Le difficoltà le troviamo solo dal punto di vista normativo in termini di privacy e tracciabilità dei dati. Ma con due interfacce iniziali ce la siamo cavata alla grande e con l’app abbiamo risolto tutti i problemi di compatibilità dei device.

Soddisfare la seconda categoria invece è motivo di discussione frequente.

I motivi del mio rifiuto di adottare sistemi di profilazione dell’ospite sono essenzialmente 2:
1- Il “disturbo tecnologico” che si arreca allo stesso.
2- Il lavoro che paradossalmente si crede di delegare al questionario tornerà indietro come un boomerang e peggiorerà la qualità di vita del personale tutto.
Oltre il 75% degli ospiti compila casualmente i questionari di custumer!

Che uso stiamo facendo della tecnologia?

Anziché usarla a nostro vantaggio, condiziona oggi la nostra vita.
Dov’è finito il rapporto umano che in passato contraddistingueva una vacanza di relax?

Direttori avatar, receptionist avatar, marketing avatar, sino ad arrivare all’ospite obbligato a compilare un questionario oppure essere intervistato con ambigui metodi per lasciare un feedback che sia positivo.
Ma in realtà il 60% lo farà via web e su un sito di prenotazione OTA, tanto per ingrassare la multinazionale che sorride sotto i baffi.

ECCO IL MOTIVO PER IL QUALE NON UTILIZZIAMO CON SERENITÀ GLI STRUMENTI TECNOLOGICI

E’ starno come il nostro subconscio non abbia fiducia nella tecnologia, mentre il mercato spinge fortemente ad accontentare, per vendere, le nostre fittizie esigenze.

Nessuno di noi ha fiducia sulla tecnologia, lo dimostra “l’effetto Telepass”.
Quando con l’auto vi avvicinate alla sbarra del casello, avete più fiducia o speranza?

La tecnologia è speranza!

Marco Paolini, al TEDx di Padova fece nel Giugno 2017 un bellissimo speech, che vi invito a visionare, sul tema della tecnologia e il ritardo cronico della cultura.

Far passare questo concetto è davvero molto difficile, comprenderlo una svolta!
Da sempre combatto quindi per far sì che la tecnologia sia uno strumento che ci aiuti a guadagnare tempo per noi stessi, d’altronde chi non vorrebbe essere sempre in vacanza e guardare le macchine che lavorano per lui?

Qui in azienda Teracom noi abbiamo risolto, siamo riusciti a rendere tutti i sistemi autonomi e lo dimostra il fatto che in area assistenza persino il commerciale è in grado di accorrere in aiuto del cliente e ogni problematica viene risolta in un tempo medio di max 10 minuti!

La tecnologia ben applicata lavora per l’uomo INCONCEPIBILE ACCADA L’INVERSO!

Il concetto è giusto, semplice, ma nessuno lo applica, siamo gli automi delle macchine, potremmo scriverlo ovunque e nessuno ci crederà, per questo motivo abbiamo iniziato a creare appuntamenti su tutto il territorio nazionale chiamati road show.

L’obiettivo è far capire dalle voci degli esperti come sia possibile migliorare la nostra vita grazie all’uso della tecnologia e anche l’approccio personale al lavoro di ogni giorno.

I relatori degli eventi hanno lo scopo, come in un piccolo TED di spiegare lo strumento tecnologico come un mezzo che migliori lo stile di vita di tutti noi, che essi siano gestori delle strutture ricettive o semplici ospiti.

Vi lascio con questa pillola video del prossimo evento al quale invito tutti a partecipare.