Notre Dame brucia, le profezie e altre sciocchezze
16 Aprile 2019Ed ecco il giorno dopo che si affacciano profezie di ogni tipo sull’incendio di Notre Dame.
Victor Hugo nel suo romanzo descrisse l’incendio della cattedrale con l’intento più che altro di sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato di conservazione delle opere.
Ma ovviamente c’è chi ci legge su una profezia, se non fosse che la causa dell’incendio non sia per incuria ma tutt’altro, trattandosi di restauro vero e proprio.
Si è addirittura “scomodato” Nostradamus, come sempre in questi casi, che più volte ha fatto riferimento a Parigi per drammatici eventi futuri. Una delle sue più famigerate quartine, infatti, recita: “La grande guerra inizierà in Francia e poi tutta l’Europa sarà colpita, lunga e terribile essa sarà per tutti….poi finalmente verrà la pace ma in pochi ne potranno godere“.
Potrei ad oggi descrivere un incendio a San Pietro e domani dire di essere stato profetico?
Certo che vedere la guglia principale cadere incendiata fa un certo effetto e riporta la mente alle torri gemelle e quindi a cercare, se non all’attentato terroristico, quantomeno ad una spiegazione di carattere esoterico.
La mente umana in queste drammatiche situazioni non concepisce la stupidità, la semplice negligenza di un fatto di tipo colposo da parte di chi è responsabile dei restauri e dello stesso cantiere.
Parigi ha perso una parte davvero importante della città, con essa tutta l’Europa resta atterrita da quanto accaduto.
Ci sarà probabilmente una ricostruzione che costerà, non al popolo Francese un inestimabile prezzo, ma costerà a tutta Europa, d’altronde tutto il mondo è paese e l’arte e la storia non possono e non devono avere confini.
Nel dramma la possibilità di fare marketing perché la mia profezia recita così: “..e poi arriveranno i big del lusso che colpiti nel loro cuore per cotanto scempio si uniranno per dar nuovamente vita all’antico splendore.”
Profetico? NO!
Ma d’altronde, se ci pensiamo bene, le grandi opere sono state sempre realizzate dall’alta borghesia e siccome non si crea più nulla, un bel restauro dopo il dramma ci sta tutto.
Ivan Peretti
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