Turismo ENOGASTRONOMICO : curiosità … da degustare!
19 Giugno 2020Il turismo enogastronomico in Italia sta diventando sempre piu’ un fenomeno di maggior successo : sono sempre piu’ protagonisti flussi di turisti amanti del buon vino approcciarsi alla conoscenza e alla degustazione di vini locali tipici della zona. La definirei un’esperienza sensoriale completa: fa partire… con i cinque sensi.
Ammettiamolo : quando decidiamo di fare un viaggio non pensiamo soltanto ai luoghi che andremo a conoscere e a visitare, alle escursioni da fare ma anche a quali saranno le ricette dei piatti che assaggeremo e mangeremo. Solo questo ?! Non direi proprio! Quante volte ci sarà capitato di visitare un piccolo borgo in Italia, fermarsi a pranzare nella trattoria storica per degustare il piatto tipico e abbinare una visita ad una cantina possibilmente con un tour guida che ci accompagni a scoprire tutte le diverse fasi produttive e infine una degustazione ? A me è successo tantissime volte !
“Il turismo enogastronomico nel mondo.”
Essendo amanti del vino, i turisti attratti nel conoscere qual è il miglior vino della zona, decidono di partecipare anche ad eventi, sagre e fiere dove con la degustazione avranno l’opportunità di assaggiare una moltitudine di vini locali. Oramai grazie all’evoluzione di internet e dei social media i food traveller hanno trovato la loro collocazione in questo settore maggiormente puntato e preso di mira, questo perché grazie a loro si riesce ad identificare quel segmento di viaggiatori che tra le prime motivazioni di viaggio inseriscono la curiosità di assaporare e assaggiare i prodotti enogastronomici tipici del Paese di destinazione. Ma ci pensate a quando negli anni scorsi il turismo enogastronomico era SOLO un fenomeno d’élite ? Vi erano pochi viaggiatori che avevano come unico e principale scopo della vacanza la conoscenza dei prodotti della tradizione culinaria. Oggi, invece i dati del Turismo Enogastronomico parlano chiaro : negli ultimi tempi pare che il fenomeno si stia diffondendo sempre più velocemente e secondo uno studio presentato da Food Travel Monitor il 49% dei turisti internazionali sceglie la destinazione dei propri viaggi non in base al luogo, ma in base a ciò che si può assaggiare e quindi in base al cibo, ai vini e alle birre artigianali e l’interesse verso queste risorse supera le motivazioni culturali e paesaggistiche.
Ma viaggiare e assaggiare. Perché?
Attraverso il vino viene identificata ed espressa l’identità di un territorio. Questo grazie anche alla diffusione di Internet e alla comparsa dei Social Network che hanno reso tale conoscenza un efficace e potente strumento di marketing e di promozione culturale in grado di apportare nuovi e maggiori ricavi al settore turistico anche nei periodi di bassa stagione. In un mondo sempre più aperto e globalizzato, il turista va alla ricerca di esperienze autentiche e locali: si puo’ dire che per alcuni turisti l’interesse verso la scoperta di bellezze artistiche e paesaggistiche è passato in secondo piano complice il fatto che cio’ di cui ha davvero di bisogno oggi è avere la possibilità di entrare in contatto e conoscere la cultura e la comunità del luogo. Ed ecco che l’enogastronomia ha assunto una rilevanza che mai aveva avuto in passato. Un buon pranzo con prodotti locali resta sempre per il turista un’elemento fondamentale di scoperta e conoscenza ma si va oltre al semplice consumo dei prodotti tipici aspirando a conoscere quali sono le origini, i processi e le modalità di produzione del cosiddetto cosi’ in questo modo ci si addentra sempre di piu’ nella conoscenza del territorio, delle vicende storiche, artistiche e sociali, nella vita delle persone del luogo… e cosi’ via.
Autenticità, sostenibilità, benessere psico-fisico ed esperienza.
Le quattro parole chiavi che veicolano questo grande mezzo di diffusione turistica. Anche Roberta Garibaldi (Esperta Consulente Enoturismo e Turismo Enogastronomico ) evidenzia questo dato importante, affermando come la crescente rilevanza di queste esperienze turistiche tra i viaggiatori del Belpaese, devono diventare un forte elemento di attenzione per tutte le destinazioni italiane, per stimolare un’offerta eno-gastro-turistica sempre più strutturata. A seguire anche la testimonianza dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) che afferma che il turismo enogastronomico è un segmento in forte ascesa e uno dei più dinamici all’interno del settore. Nella sola Europa sono circa 600mila le vacanze all’insegna dell’enogastronomia e oltre 20 milioni i viaggi che includono attività enogastronomiche.
Insomma : parliamo di un vero e proprio fenomeno quello dell’Enoturismo che è una particolare forma di turismo che si è sviluppato in Italia nel 1993. Deve il proprio significato alla parola greca “Oinos” (vino) che indica quella tipologia di turismo il cui interesse è focalizzato verso la cultura del vino. E’ un’esperienza divertente e anche molto istruttiva che consiglio a tutti da vivere anche per chi viaggia con bambini, in cui si potrà avere l’occasione di visitare i laboratori o le botteghe in cui vengono prodotti o elaborati prodotti tipici concludendo poi con la degustazione di quanto preparato o la possibilità di portarsi via un ricordo gustoso.
Simona Russo
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